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Chi è un chiropratico

Per essere definiti chiropratici a tutti gli effetti occorre ottenere una laurea conseguibile presso i College riconosciuti (per la maggior parte statunitensi). L’iter scientifico che porta al Dottorato in Chiropratica è molto severo: il chiropratico deve frequentare sette anni di studi universitari:

  • due anni di scienze di base
  • cinque o anni di chiropratica con l’obbligo di effettuare più di mille ore di internato.

La qualifica che viene conseguita è quella di Doctor of Chiropractic.

Il doctor of chiropractic studia la biomeccanica, la struttura e la funzione della colonna vertebrale insieme agli effetti sul sistema neuromuscoloscheletrico e sul sistema nervoso e il ruolo determinante che questi hanno nel migliorare la salute e nel dissuadere la malattia .

Il doctor of chiropractic è uno specialista nell’analisi del sistema nervoso e della colonna vertebrale, delle sue diramazioni e delle connessioni che questa ha con il cervello
Il doctor of Chiropractic è l’unico professionista della salute preparato a identificare e correggere l’interferenza che si può creare nel sistema nervoso, definita sublussazione vertebrale, che è sovente alla base di molti problemi di salute. La correzione della sublussazione vertebrale si può ottenere solo con specifici e mirati aggiustamenti chiropratici. Questo è il motivo per cui è importante accertarsi che il chiropratico sia adeguatamente qualificato

Attualmente i chiropratici laureati che praticano la professione in Italia sono riuniti nell’AIC (Associazione Italiana Chiropratici), che promuove e tutela gli standard della professione chiropratica in Italia, L’AIC ha anche lo scopo di tutelare il pubblico italiano dagli abusi della professione, conseguenti al mancato completamento della legge sul riconoscimento della chiropratica in Italia. Se dovete andare da un chiropratico, rivolgetevi all’AIC per sapere se si tratta di un professionista con una laurea in Chiropratica riconosciuta dal World Federation of Chiropratctic. (riconosciuta dal Organizzazione Mondiale della Sanità).

 

Pubblicato in data 23/11/2016