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Atleti e sportivi

La chiropratica viene utilizzata da atleti professionisti in ogni campo: tennis, calcio, danza, box, ciclismo, corsa, golf, baket, pallavolo, hockey, rugby, automobilismo, sci, atletica, sollevamento pesi, ...

I chiropratici aiutano gli atleti sul campo e agiscono per impedire che i piccoli incidenti e traumi diventino problemi gravi senza l’utilizzo di medicinali o chirurgia portando così a un miglioramento del tempo di reazione, maggiore coordinazione e potenza.
La cura chiropratica è universalmente riconosciuta come uno dei modi migliori e più salutari per raggiungere questi traguardi.
La filosofia chiropratica riconosce che la correzione delle sublussazioni vertebrali incrementa la salute attraverso il miglioramento dell’integrità neurologica. Ecco perché gli aggiustamenti chiropratici, riducendo le interferenze nervose, permettono al muscolo di funzionare al massimo delle sue capacità e di registrare un aumento della forza e della flessibilità.

La chiropratica ripristina la funzionalità del sistema spinale correggendo la sublussazione vertebrale e rimuovendo così gli stress che gravano sui muscoli, legamenti, tendini e nervi. I traumi sportivi in qualsiasi parte del corpo, anche quelli minori, si ripercuotono sempre sulla colonna, creando piccoli o grandi disallineamenti vertebrali e tensioni. E in questo modo possono ostacolare la mobilità delle giunture, rallentare i riflessi, diminuire l’afflusso di sangue, ridurre la resistenza e quindi la performance generale.

Ecco perché ogni atleta dovrebbe richiedere il consulto di un dottore Chiropratico. I medici si specializzano nella cura delle fratture, delle lussazioni, delle emorragie, delle lacerazioni dei tendini e spesso le vittime di traumi fisici lasciano l’ospedale con gravi danni a carico della colonna vertebrale chei medici tradizionali non sono in grado di individuare, né tanto meno di correggere. Questo è il campo della chiropratica.
Normalizzare le funzioni spinali significa accelerare la guarigione dei tessuti traumatizzati, ridurre lo stato di infiammazione e quindi tornare in pista più velocemente e con maggiori risultati.

Molti fra i più grandi sportivi del mondo ricorrono alla Chiropratica per sentirsi al meglio e ottimizzare le loro prestazioni: Tiger Wood, Manuela Di Centa, Debora Compagnoni, Martina Navratilova, Arnold Schwarzenegger, Michael Johnson, Michael Jordan, Alberto Tomba la squadra del Milan (a cui si sono aggiunte negli ultimi anni le altre maggiori società calcistiche italiane); e ancora campioni del mondo delle corse automobilistiche, del golf, della danza. La Chiropratica aiuta questi grandi sportivi a mantenere la concentrazione e il fisico al massimo e a bloccare sul nascere i piccoli traumi prima che si aggravino pregiudicando i risultati nella gara.

Gli atleti in cura chiropratica reagiscono più velocemente, hanno un migliore coordinamento, eseguono movimenti complessi con maggiore accuratezza e precisione, diventando degli atleti qualitativamente migliori e più completi.
È per questo motivo che alle olimpiadi la stragrande maggioranza delle squadre olimpiche ha almeno un Chiropratico nel proprio staff.

“Più del 50% degli atleti ricorre regolarmente alla Chiropractica come forma di cura della salute”
Dr. Mark Jaffe, Staff Medico USOC

 

LA RICERCA

- Uno studio effettuato su 18 maratonete di sesso femminile ha dimostrato che ricevendo regolari aggiustamenti chiropratici le atlete erano riuscite ad incrementare dell’83% la distanza percorsa durante gli allenamenti.

- Un'altra ricerca ha dimostrato un recupero e un aumento nella forza di braccia, spalle, ginocchia dopo aver ricevuto gli aggiustamenti chiropratici.

- Un altro studio si è concentrato sulla valutazione degli effetti dell’aggiustamento vertebrale sull’abilità atletica di un gruppo di 50 atleti completamente asintomatici. Gli atleti furono divisi in due gruppi: Un gruppo ricevette aggiustamenti chiropratici mentre il gruppo di controllo no.
Risultato: Nell’esperimento il gruppo di controllo (che per il miglioramento della performance aveva effettuato solamente regolari allenamenti) ha registrato un miglioramento complessivo del 4,5% nell’arco di 6 settimane. 8 test su 11 erano migliorati, 3 peggiorati. Miglioramenti significativi si erano verificati solo in 2 test su 11.
Nel gruppo che aveva ricevuto aggiustamenti vertebrali tutti gli 11 test avevano dato miglioramenti, nessun peggioramento. A 6 settimane il miglioramento complessivo era stato del 10,57%. A 12 settimane del 16,7%. La Chiropratica aveva migliorato quantitativamente l’agilità, l’equilibrio, la percezione chinestetica e la forza e di più del 30% i tempi di reazione.

- Da un reprot del 1999 risulta che la squadra del Milan, che in quell’anno ha iniziato ad essere regolarmente seguita da un team di chiropratici, è riuscita a ridurre:
del 43% i giorni totali di allenamento persi per infortunio;
del 70% l’uso dei medicinali;
di 2/3 i giocatori infortunati.

La ricerca più recente dimostra inoltre che quando le articolazioni vertebrali non funzionano correttamente, esse interferiscono con la capacità del cervello di ricevere e trasmettere informazioni, creando una maggior difficoltà nell’apprendimento e nella memoria. Ecco perché la correzione delle sublussazioni vertebrali ripristina la capacità di elaborazione delle informazioni e il tempo di reazione. Ed ecco che l’atleta può dare il massimo nella sua performance.

 

ATLETI AMATORIALI

Non è necessario essere un atleta professionista per beneficiare della chiropratica. Basti pensare alle centinaia di migliaia di ricoveri annuali dovuti a traumi sportivi da parte di dilettanti (tennis, sci, calcio, basket, ecc.) e ognuno di questi traumi ha bisogno di regolari controlli chiropratici. I pesi, la ginnastica aerobica o ….. sono molto più efficaci se il sistema spinale è bilanciato. Anche gli sport più soft possono creare microtraumi. Il biliardo, il tennis da tavolo possono replica piaget sembrare niente in confronto agli impatti che si verificano giocando a rugby o a calcio, ma i microtraumi dovuti alla ripetitività di certi movimenti possono col tempo portare alla formazione di sublussazioni vertebrali e interferire con il corretto funzionamento di tutto il sistema spinale.

 

Pubblicato in data 01/09/2014